L’ingresso alla Villa è costituito da un corpo allungato di rustici su due piani e immette nel cortile d’onore circondato da edifici. Sul lato destro, rustici, un tempo adibiti a servizi (scuderie, abitazioni per i contadini, stalle, ecc.). Sul fondo, la Casa Signorile detta anche “Riposteria”, edificio cinquecentesco a pianta rettangolare, che costituisce il nucleo più antico del complesso. Costruito su due piani, presenta un porticato architravato retto da colonne di granito disposte a coppie e una sala a pianta circolare con nicchie agli angoli, chiamata “Rotonda del Mercurio” (dalla divinità effigiata sulla volta), dalla quale si accede a sale che presentano alle pareti e sulle volte affreschi del tardo Cinquecento lombardo. Gli affreschi delle volte, staccati agli inizi degli anni '70, sono stati restaurati e ricollocati.
Sul lato sinistro del cortile, la maestosa costruzione settecentesca, voluta da Giulio Visconti Borromeo Arese nel 1720, in mattoni a vista, chiamata anche “Quarto Nuovo”, si sviluppa su tre piani, con porticato a tre arcate e colonne di granito a gruppi di tre. All'interno dell'edificio si trovano ampie sale che bene evidenziano la funzione ludica cui la Villa era destinata. Al piano terra la maggior parte delle sale presenta soffitti affrescati, mentre il piano nobile è caratterizzato dal grande Salone della Musica, dell'altezza di due piani, con splendide balconate in ferro battuto per musici, sorrette da telamoni di grande effetto e decorazioni in stucco ad opera di Donato Carabelli.